L'OPERA LIRICA per le classi 3A, 3B, 3D

L'OPERA LIRICA
L’opera lirica, chiamata anche MELODRAMMA, è un “dramma in musica”, cioè una storia rappresentata a teatro nella quale i personaggi si esprimono soprattutto cantando, mentre l’orchestra li accompagna e commenta ciò che avviene sulla scena. 
L’insieme dei dialoghi e delle azioni è in genere tratto da un romanzo o da una leggenda; i dialoghi vengono adattati e trascritti in versi da un letterato o da un poeta che è il librettista. 
Questi versi vengono poi messi in musica dal compositore, e costituiscono il libretto d’Opera, ovvero quel piccolo libro stampato in molte copie che viene messo a disposizione degli spettatori per seguire meglio la vicenda comprendendone le singole parole, che a volte nel canto si confondono. 
Altre figure che ruotano attorno alla realizzazione di un’Opera lirica sono:
  • Limpresario: Finanzia tutto il lavoro pagando cantanti, musicisti, scenografi ecc. A lui va tutto l’incasso del botteghino e la sua figura corrisponde grosso modo a quella di un attuale produttore di film;

  • Il regista: dirige cantanti e musicisti, coordina tutto il lavoro e sceglie coloro che contribuiranno alla realizzazione dell’Opera (scenografi, costumisti, comparse ecc.);

  • Il direttore d’orchestra: dirige l’orchestra nel “golfo mistico”, cioè nello spazio riservato ai musicisti che si trova davanti al palco ma più in basso, in un’apposita “buca”;

  • Lo scenografo e il costumista: progettano le scene ricostruendo ambienti e paesaggi e disegnando i costumi dei personaggi.

  • Guarda questo video, scrivi sul quaderno il titolo del video, poi copia le domande e rispondi:



1) Come devono essere le voci dei cantanti? 


2) Qual era la più importante forma teatrale degli antichi greci?


3) Dove e quando nasce l’opera lirica?


4) Che opera compone Monteverdi per il duca di Mantova?


5) In quale città viene aperto il primo teatro pubblico?


6) Oltre che i cantanti quali altre persone sono impiegate per

 l’allestimento di un’opera lirica?


7) In quale Paese l’opera lirica raggiunge nell’Ottocento il 

massimo splendore?


LA CLASSIFICAZIONE DELLE VOCI

Le voci che cantano si distinguono innanzitutto in voci femminili e maschili. A queste vanno poi aggiunte quelle dei bambini, dette voci bianche.

In base all’altezza, al timbro e al numero dei suoni che riescono a eseguire (estensione), esse si suddividono ulteriormente, dalla più alta alla più bassa, come segue.

Voci femminili:

  • soprano

  • mezzosoprano

  • contralto

Voci maschili:

  • tenore

  • baritono

  • basso

Quando assistiamo alla rappresentazione di un’opera lirica o melodramma, la storia ci viene narrata da personaggi che cantano con il sostegno musicale dell’orchestra, in mezzo a ricche scenografie e complicati giochi di luce.

Al centro dell’attenzione ci sono quasi sempre loro, i personaggi, ai quali i vari cantanti devono prestare la propria voce, facendoli diventare credibili anche nelle situazioni più assurde.

Al momento di creare un’opera, il compositore assegna a ognuno dei protagonisti della storia narrata un tipo di voce adeguato.

Nell’Ottocento, vale a dire nel secolo d’oro del melodramma, alcuni ruoli si standardizzarono. Vediamo quali sono queste voci:

La voce più acuta di tutte è quella di soprano ed è la più adatta per interpretare una ragazza innamorata: le sue caratteristiche di agilità e di effervescenza possono infatti ritrarre slanci, timidezze e abbandoni tipici del personaggio.

Le voci di mezzosoprano e di contralto costituiscono i registri più gravi della voce femminile e ben si prestano a impersonare caratteri forti e determinati.

La voce di tenore, la più acuta delle voci maschili, ben si presta ad appassionate dichiarazioni d’amore così come a vibranti affermazioni d’eroismo. È infatti la voce prescelta per il ruolo di giovane amante, magari coraggioso o addirittura eroico.

E i malvagi, i cattivi di turno a chi affidarli? È facile che la scelta cada sulla voce di baritono che, essendo una voce di mezzo, possiede caratteristiche ambigue, a volte addirittura inquietanti.

La voce più grave di tutte è quella di basso ed è l’ideale per portare sulla scena personaggi anziani, sacerdoti, eremiti, vecchi saggi o re, che proprio da quella profondità possono trarre autorevolezza e credibilità oppure, per contrasto, può interpretare un personaggio grottesco e quindi comico.

COME E’ FATTA L’OPERA

L’opera lirica è generalmente articolata in momenti diversi: recitativi, arie, duetti, terzetti, quartetti, cori, intermezzi strumentali e danze. Ciascuno di questi momenti ha funzioni e caratteristiche diverse.

L'Ouverture, detta anche Sinfonia d’Opera è il brano orchestrale che si esegue a sipario chiuso prima dell’inizio della rappresentazione vera e propria; spesso preannuncia i principali temi che appariranno nel corso dell’azione drammatica.

Nei recitativi, attraverso i loro dialoghi, i personaggi ci fanno capire come la vicenda sta procedendo. Il compito del recitativo è infatti quello di spiegare lo sviluppo della storia, il ritmo segue quello del linguaggio parlato.

Nelle arie la musica acquista un ruolo di primo piano e il canto si arricchisce di vocalizzi che rendono più difficile la comprensione delle parole.

Ascolta l'Ouverture del "Barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini: 

https://www.youtube.com/watch?v=8mVfVaqGZnQ

Ascolta la Sinfonia del "Nabucco" di Giuseppe Verdi: 

https://www.youtube.com/watch?v=OseGETWEnCo 

Ascolta l' ARIA "La regina della notte" dal "Flauto magico" di W.A.Mozart: 

https://www.youtube.com/watch?v=YuBeBjqKSGQ

Ascolta l'ARIA "Nessun dorma" dalla "Turandot" di Giacomo Puccini:

 https://www.youtube.com/watch?v=pWffUAg8zyc

Commenti