LA MUSICA PROFANA NEL MEDIOEVO
video YouTube:la vita nel castello medievale
musica medievale con la viella
musica medievale con i tamburi
(Libro “A” da pag.226 a pag. 233)
Il signore del castello aveva il dovere di difendere le terre avute in beneficio dal re e i contadini che le abitavano; questi però erano obbligati a pagare ingenti tasse al loro signore ed erano così ridotti a una estrema povertà.
Nel castello erano frequenti le feste e i banchetti, durante i quali si ammiravano le esibizioni degli acrobati e si ascoltavano le musiche dei MENESTRELLI.
Nel XII° secolo la vita nei castelli si ingentilisce e i signori si dedicavano anche ad attività di pace e di cultura.
A partire dalla Francia si sviluppò la “poesia cortese” che dava grande risalto alla figura della nobildonna, facendone l’oggetto di ammirazione e amore da parte dei TROVATORI che erano dei nobili che amavano dilettarsi nelle lettere e nella musica.
Nel Medioevo si usavano strumenti musicali oggi non più in uso:
La VIELLA, simile al violino,
il SALTERIO, una cassa armonica con delle corde da pizzicare con le dita,
la GHIRONDA, una cassetta di legno che racchiude delle corde sfregate da una rotella azionata da una manovella,
l’ORGANO PORTATIVO, un organo in miniatura, con un mantice si spingeva l’aria nelle canne,
FLAUTI, TAMBURI e il “TABOR-PIPE” (con una mano il menestrello suonava il tamburo e con l’altra il flauto)
LA NASCITA DELLA POLIFONIA
La polifonia (dalle parole greche polys = tanti e pfoné= suono) è una tecnica che permette di scrivere brani musicali formati da più melodie eseguite contemporaneamente.
Mentre i canti gregoriani sono costituiti da una sola melodia che i fedeli eseguono all’unisono (tutti cioè cantano le stesse note nello stesso momento), verso la fine del IX secolo si cominciano a eseguire i canti a due e più voci.
Esempio di canti polifonici accompagnati da strumenti medievali:
https://www.youtube.com/watch?v=-33cpMT_ToM
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