Strumenti a corde pizzicate
LA CHITARRA CLASSICA
Ne esistono di vari tipi, che si differenziano per forma, materiali, timbro sonoro e vengono quindi impiegati per generi diversi.
VIDEO YouTube (attenzione: dal min. 2:19):
https://www.youtube.com/watch?v=eMdovcHfdLs
La chitarra classica, costruita interamente in legno, è composta essenzialmente di tre parti: la cassa armonica, il manico, le corde.
La cassa armonica è a forma di otto, con un foro circolare (denominato rosa sonora) che serve ad amplificare i suoni prodotti dalle corde.
Il manico fa corpo con la tastiera (che si prolunga anche sulla cassa, fino alla rosa).
I tasti sono delimitati da barrette trasversali e di metallo.
Le sei corde (di nylon o di metallo) hanno spessori diversi e si tendono tra la cordiera e le viti accordanti, dette anche piroli.
Subito sopra la cordiera c'è il ponticello, che serve a tenere le corde leggermente più alte rispetto al legno della cassa armonica e a migliorare la tensione.
Dal timbro morbido, delicato e dolce, l’arpa viene impiegata sia in orchestra, sia come solista.
I suoi effetti sonori più caratteristici sono il glissando e l’arpeggio.
Il telaio è di forma triangolare. La parte superiore consiste in una mensola che ospita la meccanica dei tiranti che servono per intonare le corde.
Le 47 corde sono di materiale e lunghezza diversi: quelle gravi sono più lunghe, grosse e di metallo e hanno un timbro morbido, quelle acute sono più corte, sottili e di budello e hanno un suono limpido.
Per facilitare l’esecutore le corde corrispondenti alle note do sono colorate in rosso, quelle corrispondenti al fa in nero.
La parte del telaio che appoggia sulla spalla dell’esecutore ha la funzione di cassa armonica.
I 7 pedali permettono di ottenere i suoni alterati aumentando o diminuendo la tensione delle corde.
Premendo i tasti si azionano i salterelli, asticciole di legno con “penne” (punte o plettri), che pizzicano le corde tese orizzontalmente sopra la cassa.
Le corde vengono pizzicate sempre con la stessa intensità, quindi il
suono, metallico e uniforme, non ha sonorità molto forti e variate.
Il clavicembalo può avere anche due tastiere.
Il clavicembalo era molto adatto ai salotti eleganti del Seicento e del Settecento, ma, quando la musica strumentale uscì dai salotti per entrare nelle grandi sale dei teatri, questo strumento fu soppiantato dal pianoforte.
ASCOLTO: “Les Sauvages” J. F. Rameau
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